Ideazione e progetto: Michelangelo Lupone
Prima presentazione: Musica infinita - MusicaScienza Giardini dell’Accademia Filarmonica Romana, 2000
Sistemi multifonici basati sull'emissione di onde piane, progettati per realizzare un elevato controllo sul movimento e sulla scultura del fronte sonoro. Come veri e propri proiettori sonori, gli Olofoni, rappresentano il primo prototipo di un sistema multifonico di diffusione del suono di elevata controllabilità, che permette di effettuare delle modulazioni creative sul fronte d'onda.
La scultura del fronte d'onda viene effettuata attraverso controlli in fase, ampiezza e frequenza sul segnale musicale.
La particolarità degli Olofoni è che l'irradiazione del suono viene effettuata attraverso un raddrizzamento dell'onda di propagazione di tipo tronco-conica in onda piana.
Questo tipo di propagazione del suono permette la costruzione di lobi di proiezione sonora di elevata coerenza e con la capacità di percorrere lo spazio con minima degradazione di energia rispetto a quanto avviene nella diffusione con altoparlanti tradizionali.
Gli Olofoni sono costituiti da un sistema paraboloide sul cui fuoco è posto un altoparlante limitato in banda e controllato nell'apertura dell'angolo di irradiazione. I controlli dinamici per la scultura del fronte d'onda vengono affidati ad un sistema computerizzato per il controllo dei processi di avvicinamento - allontanamento, localizzazione, velocità, innalzamento e abbassamento del fronte d'onda rispetto all'ascoltatore.
Gli studi effettuati al CRM sulle onde piane sono nati dall'esigenza artistica di introdurre lo spazio come parametro compositivo controllabile e modificabile in base alle caratteristiche della sala da concerto e alle caratteristiche dei materiali sonori strumentali ed elettronici. Il compositore ha la possibilità di definire una particolare caratteristica spaziale per ogni regione dello spettro della frequenza e può elaborare dinamicamente i modi con cui vengono inviati i suoni all'ascoltatore.